Il monitoraggio della qualità dell’aria indoor mai è stato così importante come negli ultimi due anni a questa parte. In questo breve articolo ti segnaliamo le nostre attuali soluzioni e ti invitiamo a contattarci per ogni eventuale dubbio in merito.
Qualità dell’aria indoor nelle scuole
La qualità dell’aria indoor (Indoor Air Quality – IAQ) nelle scuole è ad esempio all’ordine del giorno in quanto, il report dell’ISS n.12/2021 cita:
“Garantire un buon ricambio dell’aria con mezzi naturali o meccanici in tutti gli ambienti e aule scolastiche è fondamentale. In linea generale, al fine di diluire/ridurre le concentrazioni di inquinanti specifici (es. COV, PM10, odori, batteri, virus, allergeni, funghi filamentosi, ecc.), di CO2, di umidità relativa presenti nell’aria e, conseguentemente, di contenere il rischio di esposizione e contaminazione al virus per alunni e personale della scuola (docente e non docente), è opportuno mantenere, per quanto possibile, un costante e continuo ingresso di aria esterna outdoor all’interno degli ambienti e delle aule scolastiche”.
Nel report si evidenzia il problema della sanificazione dell’aria negli ambienti ma se, oltre al ricambio dell’aria, esistessero sistemi di monitoraggio costante dei valori e il relativo allarme in caso di superamenti?
Le nostre soluzioni
Comai Torino risponde alla richiesta con sensori – anche IoT – e sistemi più o meno complessi garantendo un monitoraggio dei valori richiesti. I sensori, trasmettendo i dati sul web, possono allertare o ricordare al personale il giusto ricambio di aria e il mantenimento dei valori richiesti come “aria salubre”.
Più persone in uno stesso ambiente producono infatti, con la respirazione, anidride carbonica e pertanto il monitoraggio del livello di CO2 rappresenta un ottimo indicatore di qualità dell’aria indoor. Inoltre recenti studi indicano che il monitoraggio della CO2 all’interno degli edifici può aiutare a diminuire i rischi di trasmissione di SARS-CoV-2 (che avviene tramite aerosol).
Alte concentrazioni di anidride carbonica, che è gas inodore percepibile dall’uomo solo per i suoi effetti negativi quali malessere (principalmente mal di testa), difficoltà di concentrazione e calo delle prestazioni, possono portare alla “sindrome dell’edificio malato”. Se infatti la qualità dell’aria diminuisce , diminuiscono anche le nostre prestazioni e la nostra salute.
Come indicato la presenza di valori alti di CO2, PM10, odori, virus e batteri, così attuali in questi ultimi anni di emergenza dovuta al Covid-19, non sono però gli unici parametri che, una volta monitorati, permettono di garantire ambienti sani. Anche la temperatura e l’umidità in certi range negli ambienti portano l’ospite a vivere l’aula, l’ufficio, ecc. in maniera ottimale.
Sul mercato esistono sensori non invasivi e senza necessità di alimentazione, che noi possiamo fornire, che permettono di risolvere i problemi di monitoraggio.
Contattaci per ulteriori informazioni e visita la nostra pagina dedicata relativa al monitoraggio dell’aria in ambienti chiusi per ulteriori informazioni.



